Gandhi e Marie Curie ancora insieme

Gandhi e Marie Curie ancora insieme

Per il secondo anno si è concluso il progetto che ha avuto come protagoniste quattro classi di due scuole diverse, con lingue di insegnamento diverse: Gandhi e Marie Curie di Merano. Rispettivamente Liceo linguistico in lingua italiana e Istituto tecnico con opzione provinciale alimentazione, due prime e due seconde classi, si sono incontrati per affrontare insieme un mercoledì per tutto il primo quadrimestre, da settembre a dicembre. I ragazzi si sono conosciuti, hanno condiviso quotidianità e difficoltà scolastiche, per alcune giornate interamente in italiano, per altre interamente in tedesco. Hanno conosciuto coetanei “vicini” ma spesso troppo “lontani”, hanno conosciuto una realtà scolastica diversa, insegnanti diversi, anche una campanella diversa.

Le aspettative erano comuni, tra le quali citiamo: “Si incontrano altre persone e si impara meglio l’altra lingua”, “Io mi aspetto di poter imparare meglio il tedesco/l’italiano”, “Spero di trovare nuovi amici. Un contro è che per le prime lezioni non capisco quasi niente”, “I contro sono doversi alzare 10 minuti prima”, “Io non sono favorevole perché non basta questo progetto per imparare l’altra lingua”, “Mi sembra un progetto bellissimo. Le mie aspettative sono di imparare ad interagire con persone di lingua tedesca, conoscere la loro cultura e stringere amicizia” e “Penso che si impari meglio l’italiano. Si possono trovare nuovi amici, anche se all’inizio è difficile fare conoscenza”.

Gli insegnanti non si aspettavano incredibili miglioramenti linguistici, ma soprattutto che si iniziasse a superare quella barriera di diffidenza che viviamo tutti i giorni. Così a fine progetto abbiamo chiesto come era andata, e queste sono state alcune risposte: “Come esperienza è stata bella, anche se facevo fatica a capire la lingua tedesca”, “Ho imparato meglio l’italiano e ho conosciuto nuovi amici, ma… i proff potrebbero parlare più lentamente!”, “’E’ un bel progetto, anche se non ho imparato tanto”, “Potrei parlare meglio il tedesco e studiarlo un po’ di più. Per gli altri sarebbe bello se imparassero qualcosa da noi”.

Con i feedback alla mano, critiche ed elogi compresi, i dirigenti Aliprandini e Rieder, insieme ad un gruppo di volonterosi insegnanti hanno deciso di proseguire il progetto anche nel futuro anno scolastico 2017/2018. Sostenuti dall’approvazione di gran parte dei genitori, si è deciso di dare agli incontri una veste differente, più operativa e strutturata in progetti per tutto il primo biennio, ma l’obiettivo comune rimane: collaborare per riconoscersi.

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